Iniziamo da un indovinello: quali sono i tre personaggi principali di una fiaba? Semplice! Di solito c’è una splendida principessa, un principe azzurro e una creatura malvagia… tipo un orco o una strega!

Solo che… in SHREK le cose non vanno proprio così. Lord Farquaad non è proprio un principe azzurro affascinante. La principessa Fiona non è sempre bellissima e l’orco cattivo ha invece il cuore tenero (benché puzzi e scoreggi in modo atroce).

Ok, stop… deve esserci un errore, i registi si devono essere sbagliati…o forse no? Forse l’hanno fatto proprio apposta… per farci ridere e riflettere!

Benché il film inizi proprio con le paroline magiche “c’era una volta”, noi sappiamo bene che non ci verrà raccontata una classica fiaba. Eh sì, c’era una volta un mostruoso orco verde che si chiamava Shrek.

L’orribile gigante viveva felice e indisturbato in una palude. Un giorno, però, Lord Farquaad decide di cacciare dal suo regno tutte le creature incantate!

Streghe, elfi, folletti, e anche qualche star come Biancaneve, Pinocchio e il lupo di Cappuccetto Rosso vengono esiliati e giungono così poco distanti dalla palude di Shrek. Arrabbiatissimo, l’orco puzzone parte alla ricerca di Lord Farquaad per lamentarsi della situazione…

Shrek non parte solo, ma viene accompagnato da una creatura magica: un asino parlante… che non sta mai mai mai zitto! I due raggiungono Duloc, la capitale del regno di Lord Farquaad.

Shrek stringe un accordo con il tristissimo e minuscolo tiranno che vorrebbe sposare al più presto una certa principessa Fiona. Sfortunatamente però, la poveretta è prigioniera in un sinistro castello, sorvegliata a vista da un drago sputafuoco.

L’orco giura allora di liberare la principessa, e di riportarla subito a Duloc per il matrimonio. In cambio, lord Farquaad promette di cacciare tutti coloro che hanno invaso la sua dolce palude.

Insomma… la storia non continua esattamente come previsto, soprattutto a causa dell’asino che non sta mai zitto un attimo. Ssst però, non raccontiamo altro... magari c’è ancora qualcuno in sala che non ha ancora visto Shrek!

Cerchiamo piuttosto di scoprire perché un film super-divertente riesce a fare anche un po’ riflettere. Grazie ai suoi straordinari personaggi, torneremo a casa con due o tre ottimi consigli.

Per esempio, non bisogna giudicare le persone prima di conoscerle perché le apparenze ingannano molto spesso. Shrek, ad esempio, malgrado la sua stazza verdastra e pelosetta… è un gran tenerone!

SHREK è un film comicissimo per almeno due motivi: prima di tutto, prende in giro le fiabe, bombardandoci di anacronismi che ci fanno scompisciare.

Ma cos’è un anacronismo? Oops, scusate, questa parola complessa richiede una spiegazione. Un anacronismo è quando si trasporta in un’epoca qualcosa che appartiene ad un'altra epoca. Di solito lo si fa apposta, come accade in SHREK.

Con qualche esempio tratto dal film, la spiegazione sarà più chiara: la principessa Fiona fa arti marziali come in MATRIX, al castello di Duloc c’è un parcheggio a pagamento, lo specchio magico funziona come un programma tv… avete capito il concetto?

Realizzato nel 2001 a computer, SHREK è un film d’animazione che segna una tappa importante nella storia del cinema. Per la prima volta, infatti, le immagini di sintesi mostrano personaggi umani davvero convincenti.

Ricordiamo che le immagini di sintesi sono in 3 dimensioni. Significa che il computer può mostrare i personaggi che si muovono nello spazio, da vari punti di vista. Un gran bel progresso rispetto al disegno animato, che si deve accontentare di 2 dimensioni!