AZUR E ASMAR è un disegno animato realizzato nel 2006 da Michel Ocelot. Il nome di questo regista francese forse ti dice qualcosa... Sì, è lui che ha creato il personaggio di KIRIKÙ.

Come KIRIKÙ, anche questo è un film ricco di magia… infatti, ha il potere di rendere più intelligenti le persone che lo guardano! La sua storia si svolge in un passato molto lontano...

Immagina due bambini in un paese europeo, verde e pieno di fiori. Biondo con gli occhi azzurri, Azur è il figlio del proprietario del castello. Bruno e con gli occhi scuri, Asmar è il figlio della nutrice. Occhi blu o neri, per la nutrice non ci sono differenze tra i due e li cresce come fratelli.

Purtroppo, questa meravigliosa uguaglianza non dura a lungo. Il padrone del castello caccia via la nutrice e suo figlio. Passano gli anni, Azur continua a pensare ad Asmar. Ricorda anche le storie di fate che gli raccontava la madre del suo fratello di latte.

Ormai grande, Azur continua a pensare al sogno che faceva da bambino: trovare la Fata dei Jinn. Lo stesso sogno che faceva Asmar. Così Azur attraversa il mare per andare nel paese del sole, ritrova Asmar e la sua nutrice, diventata ormai una donna saggia e potente.

Ognuno per conto proprio, Azur e Asmar si lanciano nell'avventura. Chi sarà il primo a trovare le tre chiavi magiche? Senza queste, impossibile liberare la Fata dei Jinn!

AZUR E ASMAR non è un cartone animato come gli altri. Anche se la storia è ambientata nel passato, ti farà riflettere su problemi del presente, come il razzismo, l’ignoranza e i pregiudizi.

Durante il film ti porrai molte domande... Perché Asmar e sua mamma vengono mandati via dal castello? Perché Azur, nel paese del sole, si finge cieco? Perché Rospù, la sua guida, critica tutto e tutti? Perché Asmar è infastidito, quando ritrova il suo fratello di latte?

Come per magia, la storia risponderà pian piano a tutti i tuoi «perché». Continuando a farti sognare e vivere l’avventura!

Durante la proiezione, vivrai un'altra esperienza altrettanto fantastica, perché in alcune scene, i personaggi parlano in arabo. Normalmente, questi dialoghi vengono tradotti in italiano, affinché vengano capiti da tutte le persone che guardano il film.

Michel Ocelot, invece, ha deciso di mantenere questi dialoghi in arabo… secondo te, perché il regista non li ha tradotti? Ecco un’altra domanda interessante!

Magari per farci capire meglio cosa si prova ad essere stranieri? Forse per dimostrare che possiamo capire gli altri, anche senza parlare la loro lingua? Guardando il film, sarai tu a trovare la risposta...

AZUR E ASMAR ha tutti gli ingredienti di un film perfetto: suspense, avventura, intelligenza, ma anche bellezza! Infatti, le immagini del film sono davvero mozzafiato.

Certi paesaggi del paese del sole, ti faranno pensare ai racconti delle Mille e una Notte. Michel Ocelot vuole così dimostrare che la bellezza e la raffinatezza esistono in tutto il mondo.

Per creare questi magnifici sfondi, il regista ha studiato a lungo alcuni disegni che si facevano in Oriente, durante il Medioevo. Questi dipinti, dai colori sgargianti, venivano chiamati «miniature».

AZUR E ASMAR è il primo film di animazione che Michel Ocelot ha realizzato interamente al computer. Prima disegnava tutto a mano… e se osservi attentamente, vedrai che il risultato è molto originale.

I volti dei personaggi e alcuni oggetti appaiono in rilievo, mentre gli sfondi sono piuttosto piatti, ovvero bidimensionali. È fatto apposta per ricordare le antiche miniature orientali.

A mano o al computer, è molto importante conservare nella memoria tutto ciò che è stato fatto di bello e di buono nella storia dell'umanità. È questo che ci permette di mantenere viva la speranza.